La vaniglia (Vanilla planifolia Andrews) è un’orchidea messicana oggi ampiamente coltivata in molti Paesi per ricavarne la famosa essenza.
La vaniglia (Vanilla planifolia Andrews) è un’orchidea messicana oggi ampiamente coltivata in molti Paesi per ricavarne la famosa essenza.

Collezione di orchidee

Le Orchidaceae sono un’ampia famiglia di piante presente sia in ambienti temperato-freddi sia in ambienti tropicali e diffuse in tutti i continenti. Ne esistono oltre 25.000 specie ripartite in oltre 700 generi; si tratta comunque di una sottostima in quanto nelle foreste tropicali si continuano a scoprire nuove specie “criptiche”, ossia di ridottissime dimensioni e che vivono sui rami degli alberi (quindi sono difficilmente visibili). Le specie tropicali sono prevalentemente epifite, mentre le specie delle aree temperate del pianeta sono piante radicate al suolo. In entrambi i casi, però, presentano caratteristici fiori a simmetria bilaterale, vistosi e vivacemente colorati; inoltre, le piante presentano intime relazioni con funghi simbionti dai quali dipendono già quando germogliano dai semi. Le orchidee sono famose per il loro significato simbolico, sono spesso usate come piante da regalo e rappresentano un’importante passione per molti collezionisti. Sono altresì piante di grande interesse commerciale; basti pensare che una delle spezie più famose, la vaniglia, è estratta dalla bellissima orchidea rampicante originaria del Messico Vanilla planifolia Andrews.

Pochi sanno, tuttavia, che circa il 53% delle specie di orchidee è a rischio di estinzione (Orchis conservation news, Issue 2, September 2020). Tra le cause di scomparsa si annoverano: la distruzione degli habitat nelle aree tropicali per impiantare le monocolture; l’estinzione degli insetti impollinatori, poiché che in questo gruppo spesso una sola specie di insetti impollina un’unica specie di orchidee; la frequente creazione di ibridi, soprattutto se operata nei luoghi di origine, che può determinare una riduzione della loro biodiversità; ed infine la diffusissima coltivazione a fini commerciali di specie esotiche nei Paesi tropicali, che può determinare una sostituzione negli habitat naturali delle specie indigene.

La collezione dell’Orto annovera alcune specie di orchidee temperate coltivate fin dagli anni ’90 presso l’area dedicata alle geofite. Mentre nella Serra delle felci e delle orchidee sono ospitate le forme tropicali. In serra ci sono oltre 150 esemplari, appartenenti a 49 generi e 114 specie. Un numero ridotto, se confrontato al numero di genera e specie totali, appena lo 0,45% del totale delle specie note, ma non trascurabile ai fini della conservazione che è una delle mission degli orti botanici. Una collezione di questo tipo è inoltre un interessante spunto didattico per molti aspetti legati alla botanica, all’ecologia ed all’etologia.