Visione d’insieme della Roccaglia. In primo piano, cespuglio di Centranthus ruber (L.) DC. fiorito; l’arbusto a fiori gialli in fondo è Medicago arborea L.
Visione d’insieme della Roccaglia. In primo piano, cespuglio di Centranthus ruber (L.) DC. fiorito; l’arbusto a fiori gialli in fondo è Medicago arborea L.

17. Roccaglia

Questo piccolo settore è dedicato principalmente all’esposizione di specie viventi sui pendii rocciosi delle regioni costiere dell’Italia meridionale. Le piante presenti in tali ambienti devono tollerare condizioni di elevata salinità, aridità, intensa insolazione e sopravvivono grazie ad adattamenti quali ad esempio radici lunghe e robuste raggiungenti gli strati più profondi e umidi del terreno, succulenza e riduzione della lamina delle foglie.

Roccaglia 4Particolare delle infiorescenze di Centranthus ruber (L.) DC., la cosiddetta valeriana rossa.

Tra le specie esposte in quest’area vi sono piante assai rare e protette perché a rischio di estinzione, quali la primula di Palinuro (Primula palinuri) e la granata rupicola (Eokochia saxicola). Sono anche coltivate qui alcune specie presenti anche in altri ambienti calcarei della nostra penisola.

Roccaglia 2Esemplare di Primula palinuri Petagna, endemica delle coste della Campania meridionale, della Basilicata e della Calabria settentrionale.

17 Roccaglia